Il lipedema è una malattia progressiva, cronica e invalidante. È caratterizzato, come detto sopra, da un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo, con un’origine probabilmente genetica.

Questa patologia genetica e molto complessa, si può manifestare sulle cosce e gambe, sulle braccia ed alle volte su tutto il corpo.
Si manifesta generalmente nelle donne ed è influenzata, dai naturali cambiamenti ormonali femminili quali: menarca, gravidanza, trattamenti ormonali, menopausa ma anche da forti stress psicofisici, causando accumuli di grasso per la mancata corrispondenza di estrogeni e progesterone.

I sintomi più diffusi sono:

  • Dolore della zona interessata alla pressione e al tatto.
  • Dolori agli arti, con presenza di gonfiori simmetrici.
  • Tessuto morbido e pastoso al tatto
  • Fragilità capillare, cute soggetta a facile ecchimosi spontanee o causate da traumi di leggera entità.
  • Presenza di noduli adiposi.
  • Particolare rigore e rigonfiamento delle gambe nella zona compresa tra coscia e polpaccio senza interessamento del piede.
  • Presenza frequente di teleangectasia sulla parte esterna della coscia.
  • Eccessiva ipermobilità articolare dovuta ad un indebolimento progressivo del tono muscolare ed a una maggiore lassità legamentosa.
  • Sproporzione tra busto ed arti detta anche Forma Ginoide.
  • Segno del calzino o del polsino.

 

Sono cinque i tipi di lipedema classificati in base alla distribuzione della patologia sul corpo:

  • Tipo 1: fianchi con interessamento di bacino e glutei.
  • Tipo 2: zona compresa tra fianchi e ginocchia.
  • Tipo 3: zona compresa tra fianchi e caviglie.
  • Tipo 4: interessa anche gli arti superiori.
  • Tipo 5: zona compresa tra ginocchia e caviglie.

Gli stadi del lipedema sono stati classificati così come di seguito:

  • Stadio 1: Nodosa iniziale. La cute si manifesta liscia, con presenza di piccole nodularità.
  • Stadio 2: Nodosa avanzata. La cute assume l’aspetto a “buccia d’arancia”, con sottocute ispessito e nodularità più apprezzabili.
  • Stadio 3: Nodosa fibrotica. La cute assume il tipico aspetto a materasso, con la presenza di macronodularità sottocutanee.
  • Stadio 4: Lipolinfedema, è lo stadio nel quale l’edema non si riduce più con il riposo notturno si manifesta anche su mani e piedi. Il segno della fovea diventa positivo. Compare il segno di Stemmer.

 

Diagnostica

Per ottenere una corretta e tempestiva diagnosi, è essenziale consultare medici specializzati come angiologi, linfologi, fisiatra, chirurghi bariatrici e chirurghi vascolari.
La diagnosi clinica comporta una visita angiologica, ecografia dei tessuti molli e una dettagliata anamnesi. L’ecografia tessutale, l’adipometro ad ultrasuoni e l’ecocolordoppler venoso sono utili per rilevare dati diagnostici.

 

Riabilitazione

Per il trattamento del lipedema è richiesto un intervento multidisciplinare che deve comprendere ed integrare un approccio nutrizionale, fondamentale un corretto piano alimentare costruito per contenere le infiammazioni, un approccio psicologico che sostenga il paziente nel processo di accettazione della malattia e cambiamento netto dello stile di vita, un approccio ortopedico per stabilire la salute della struttura ossea e dare maggiori indicazioni ai massofisioterapisti e fisioterapisti, fisiatri, podologi, linfologi.

Per risolvere il problema, oltre che consultare un medico, serve anche un trattamento specifico con riabilitazione fisica, motoria e linfatica, unendo la fisioterapia con l’estetica.
In caso di diagnosi accertata, è vivamente consigliabile l’inizio di una terapia Massofisioterapica ed effettuare drenaggi linfatici attraverso esercizi personalizzati, terapie decongestive sia manuali che con bendaggi e terapie di mantenimento con la contenzione elastica più adatta alle proprie gambe, in modo tale da affrontare, finalmente, il proprio disagio.

 

Stella Maris Glowinski

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